storia

L’Aquila Nera è stata inizialmente citata nei documenti come Ostaria, Albergo, Locanda dell’Aquila Nera, zum Schwarzen Adler, nel 1650, Albergo Grande e, alla fine del 1700, Osteria Imperiale. Le sue vicende sono legate alla Prepositura Agostiniana che ne ebbe la disponibilità negli ultimi secoli della permanenza in paese fino al 1807, anno della soppressione da parte dei Franco – Bavaresi.
Aquila Nera San Michele
Aquila Nera San Michele
La proprietà passò poi al demanio italico e nel 1815 a quello austriaco. Seguirono poi vari passaggi fra privati e loro eredi. Anche la provincia del Tirolo acquistò l’immobile e lo vendette nel 1914. Avendo una posizione strategica sulla via Imperiale e all’inizio del paese (con la sua Dogana, le stalle e i fienili), l’Aquila Nera era il crocevia della strada che conduceva al Porto e della strada verso Giovo.
Divenne perciò il punto di ristoro di importanti personaggi in transito fra il mondo latino e tedesco (1508 Massimiliano I, 1767 il principe Vescovo di Trento, 1782 Papa Pio VI, 1786 Goethe, l’Imperatrice Maria Teresa ed altri). La prima menzione dell’Aquila Nera risale infatti al 1492 e riguarda il passaggio di quattro ambasciatori della Serenissima. Nel tempo l’Aquila Nera fu stazione di Posta, Stazione militare, sede di riunioni comunali e di Regola. Durante l’invasione napoleonica fu anche luogo di cruenti combattimenti.
Aquila Nera San Michele
Aquila Nera San Michele

Storico edificio dagli inestimabili affreschi

Con gli ultimi restauri (2015-2016) sono venuti alla luce antichi e preziosi affreschi, dall’importante valore storico:


Facciata a ovest: l’ingiustizia, la fontana della giovinezza, l’Armigero, il Gigante Thun, la coppia cortese;

Facciata a sud: la donna selvatica, l’uomo selvatico, la meridiana con il sole ardente.

storia

L’Aquila Nera è stata inizialmente citata nei documenti come Ostaria, Albergo, Locanda dell’Aquila Nera, zum Schwarzen Adler, nel 1650, Albergo Grande e, alla fine del 1700, Osteria Imperiale. Le sue vicende sono legate alla Prepositura Agostiniana che ne ebbe la disponibilità negli ultimi secoli della permanenza in paese fino al 1807, anno della soppressione da parte dei Franco – Bavaresi.
La proprietà passò poi al demanio italico e nel 1815 a quello austriaco. Seguirono poi vari passaggi fra privati e loro eredi. Anche la provincia del Tirolo acquistò l’immobile e lo vendette nel 1914. Avendo una posizione strategica sulla via Imperiale e all’inizio del paese (con la sua Dogana, le stalle e i fienili), l’Aquila Nera era il crocevia della strada che conduceva al Porto e della strada verso Giovo.
Divenne perciò il punto di ristoro di importanti personaggi in transito fra il mondo latino e tedesco (1508 Massimiliano I, 1767 il principe Vescovo di Trento, 1782 Papa Pio VI, 1786 Goethe, l’Imperatrice Maria Teresa ed altri). La prima menzione dell’Aquila Nera risale infatti al 1492 e riguarda il passaggio di quattro ambasciatori della Serenissima. Nel tempo l’Aquila Nera fu stazione di Posta, Stazione militare, sede di riunioni comunali e di Regola. Durante l’invasione napoleonica fu anche luogo di cruenti combattimenti.
Aquila Nera San Michele

Storico edificio dagli inestimabili affreschi

Con gli ultimi restauri (2015-2016) sono venuti alla luce antichi e preziosi affreschi, dall’importante valore storico:

Facciata a ovest: l’ingiustizia, la fontana della giovinezza, l’Armigero, il Gigante Thun, la coppia cortese;

Facciata a sud: la donna selvatica, l’uomo selvatico, la meridiana con il sole ardente.

Aquila Nera San Michele

storia

L’Aquila Nera è stata inizialmente citata nei documenti come Ostaria, Albergo, Locanda dell’Aquila Nera, zum Schwarzen Adler, nel 1650, Albergo Grande e, alla fine del 1700, Osteria Imperiale. Le sue vicende sono legate alla Prepositura Agostiniana che ne ebbe la disponibilità negli ultimi secoli della permanenza in paese fino al 1807, anno della soppressione da parte dei Franco – Bavaresi.
Aquila Nera San Michele
La proprietà passò poi al demanio italico e nel 1815 a quello austriaco. Seguirono poi vari passaggi fra privati e loro eredi. Anche la provincia del Tirolo acquistò l’immobile e lo vendette nel 1914. Avendo una posizione strategica sulla via Imperiale e all’inizio del paese (con la sua Dogana, le stalle e i fienili), l’Aquila Nera era il crocevia della strada che conduceva al Porto e della strada verso Giovo.
Aquila Nera San Michele
Divenne perciò il punto di ristoro di importanti personaggi in transito fra il mondo latino e tedesco (1508 Massimiliano I, 1767 il principe Vescovo di Trento, 1782 Papa Pio VI, 1786 Goethe, l’Imperatrice Maria Teresa ed altri). La prima menzione dell’Aquila Nera risale infatti al 1492 e riguarda il passaggio di quattro ambasciatori della Serenissima. Nel tempo l’Aquila Nera fu stazione di Posta, Stazione militare, sede di riunioni comunali e di Regola. Durante l’invasione napoleonica fu anche luogo di cruenti combattimenti.
Aquila Nera San Michele

Storico edificio dagli inestimabili affreschi

Con gli ultimi restauri (2015-2016) sono venuti alla luce antichi e preziosi affreschi, dall’importante valore storico:

Facciata a ovest: l’ingiustizia, la fontana della giovinezza, l’Armigero, il Gigante Thun, la coppia cortese;

Facciata a sud: la donna selvatica, l’uomo selvatico, la meridiana con il sole ardente.

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